Le "inquadrature a due" e le passeggiate
A contrasto con queste forme di distanziamento e di disorientamento, hanno un loro particolare risalto le inquadrature in cui l'azione, quasi sempre "a due" (two-shot), cioè con due personaggi in scena, diventa il centro d'interesse. In tali inquadrature, lo spettatore può concentrarsi sui personaggi e sui loro sentimenti, anche se permane la "distanza" dello sguardo di Mizoguchi: si veda l'inq.
22, fissa (Kiku e Otoku mentre mangiano il cocomero); la
34, fissa nella seconda parte (incontro clandestino di Kiku e Otoku nella casa da tè);
|
|
inq. 22 |
inq. 34 |
la
43, fissa (Kiku si riveste nel camerino di Tami, dove il dialogo risulta "rallentato" dalla durata della vestizione); la
48, fissa (Kiku invita Otoku a restare in casa Genshun);
|
|
inq. 43 |
inq. 48 |
la
49, fissa (Kiku che legge e Otoku che cuce); la
53, fissa (Kiku finisce per accettare la proposta del padrone del teatro ambulante);
|
|
inq. 49 |
inq. 53 |
la parte finale della
56 (litigio fra Kiku e Otoku, anche se siamo distratti dal personaggio che occhieggia da dietro un pannello);
|
inq. 56 |
la
108, fissa con lieve movimento di assestamento, e la analoga
111 (Otoku rientra in casa Genshun; Otoku dice a Otsuru che ha lasciato Kiku);
|
|
inq. 108 |
inq. 111 |
la
131 (Kiku al capezzale di Otoku, dove per una volta l'elegante movimento di macchina accentua il centro d'interesse, anziché distrarre).
|
inq. 131 |
Uno statuto particolare hanno in tal senso anche le "passeggiate", pur realizzate con movimenti di macchina che "si vedono": quella memorabile della
17 (dove il pathos della situazione è trasmesso dal fluido movimento del carrello-panoramica dal basso sinistra-destra si direbbe che la mdp sia collocata su una barca e dal ritmico intervallarsi delle linee verticali dei lampioni e dei passaggi in direzione contraria di carretti e persone);
|
inq. 17 |
quella, che le fa eco, della
24 (Otoku lascia casa Onoe, a cui fa da stridente contrasto, proprio perché analoga come angolazione e ambientazione, la
26: la famiglia per strada);
|
|
inq. 24 |
inq. 26 |
quella della
46 (Kiku incontra Otoku e la conduce a casa Genshun, a cui si contrappone quella, analoga come angolazione e ambientazione, della
130); quella della
102 (Kiku e Otoku all'uscita del teatro di Nagoya).
|
|
inq. 46 |
inq. 102 |
"Rime" e alternanze
L'attenzione dello spettatore, deviata con le varie tecniche di distanziamento, decentramento e disorientamento che abbiamo analizzato, o invece lasciata libera ma senza particolari sollecitazioni in occasione di alcune "inquadrature a due" o delle "passeggiate", è invece convocata e messa alla prova con una strategia anomala: secondo "rime" o analogie fra situazioni distanti nel tempo.
Ecco alcuni esempi: fine
21-22/fine
112-113 (Kōzō/cucina: ma vedi anche la presenza "disturbante" della madre nella
18 e nella
22, e delle tre
geisha, che richiamano Kiku all'ordine, per così dire, nella
113);
|
|
inq. 21 |
inq. 22 |
|
|
inq. 112 |
inq. 113 |
parte intermedia
23/fine
25 (la nuova nutrice);
|
|
inq. 23 |
inq. 25 |
27/
104 (botteghe/scompartimenti);
42/
100 (camerino zio/camerino Shikan, opposte come angolazione a quelle del camerino di Kikugorō: inizio
2,
10, fine
11);
46/
102/
130 (passeggiate a Ōsaka/Nagoya/Ōsaka);
46/
106 (vicolo di casa Genshun con cantilena);
|
|
|
inq. 46 |
inq. 102 |
inq. 130 |
fine
48/fine
108 (stanza superiore di casa Genshun, dove il legame è dato dal suono di fine spettacolo);
|
|
inq. 48 |
inq. 108 |
e si veda, anche se meno evidente, l'opposizione
36/
64, col ruolo fuori campo dell'"autorità" (Kikugorō intransigente/Morita conciliante).
Un'altra forma di coinvolgimento emotivo dello spettatore si può riscontrare nelle due sequenze alternate
25 e
34. Nella
25 l'alternanza è fra spettacolo e sguardi di Fuku, Otoku e Morita, tutti in ansia (come lo spettatore) per la riuscita di Kiku: i due uomini professionalmente, Otoku sentimentalmente (un sentimento ambivalente: il successo di Kiku per lei significa anche doverlo restituire alla famiglia, sacrificando il loro rapporto).
Nella
34 l'alternanza è narrativa fra le scene della parata e quelle di Otoku morente, messe stavolta a contrasto: il trionfo di Kiku significa la perdita definitiva di Otoku.
|
|
inq. 140 |
inq. 141 |